Adesso ho capito.
Ci sono voluti anni per arrivare fino a qua.
Fino alla fame.
Per agognare, desiderare, cercare.
Per tornare ad utilizzare il cuore.
Per tornare a sentirlo battere fuori giri.
Per sentirlo contrarsi.
Per sentirlo.
Per sentire.
Sei tu.
E’ la tua timida bellezza.
La bellezza delle tue mani. Delle tue dita sottili.
Te lo dice un bambino, con le guance rosse dalla vergogna e le orecchie calde dall’imbarazzo.
Non riesce a non dirtelo.
Anche solo con gli occhi, ma quel bambino te lo sta urlando.
Cerca di capirlo, se puoi.
Se vuoi.